giovedì 28 marzo 2013

Lo sposo elfico


Vi scrivo con un po’ di ritardo rispetto a quanto vi avevo abituato con i post precedenti, ma la causa è…Morgana, la nostra neonatina! Dura, la vita di mamma.

Vi parlo, orsùdunque, dell’abito di Mattia, che è stato in ordine di tempo la nostra ultima fatica. Ma era una "grande richiesta", e le richieste dei lettori si sa, vanno accontentate! (tra l'altro, smollate le vostre richieste pure nei commenti, se vi va.... di cosa volete che parli nel prossimo post?)
Riprendo il filo...
La moda maschile delle “grandi occasioni” è alquanto monotona… Basta dare un’occhiata sul web, da cui ho gentilmente preso e rimontato con il magico "paint" queste foto, per notare che dagli anni ‘20 ai 2000 per i maschietti le cose sono cambiate poco.




 Mentre gli abiti femminili si accorciavano, allungavano, stringrvano o allargavano, arricchivano o semplificavano, fino alla complessa offerta attuale di forme e colori, quelli degli uomini sono più o meno uguali, nei luoghi e nelle epoche, come nei classici sposini sulla torta. Neri giacca e pantaloni. Bianca la camicia. La grande creatività sta nel decidere se mettere il farfallino o la cravatta, o niente. Oh, uau.... -.-  Chi osa, tenta il cappello.
L’unica eccezione, è lo sposino degli anni ’70 che sfoggia un pelo di originalità, ma era l’epoca…e forse il suo personale prato.

Grazie al cielo, qualcuno sceglie almeno l’abito chiaro: bianco o grigio, che almeno così lo sposo non pare vestito da funerale (tralascio battute da bar che mi aspetto prima o poi qualcuno posterà come commento).

Curioso, questo funerale con i clown...

Con queste premesse, osare un abito da sposo alternativo fa quasi paura. Ma se un matrimonio elfico dobbiamo mettere in piedi, che matrimonio elfico sarà, se lo sposo è vestito da morto? Dando uno sguardo agli abiti degli elfi tolkieniani (qui sotto), i nerd come me restano incantati. Ma è subito chiaro che presentarsi così in comune è davvero… troppo impegnativo.
Ci vorrebbe un incrocio, una via di mezzo, una rivisitazione elfica di giacca-camicia e pantaloni. Ma certo!

Parata Elfi

La nostra amica Daniela Mastroddi (www.lasartoriadeglielfi.org), la miglior sarta tolkieniana che esista, conosciuta anni fa a un’edizione di Hobbiton e mai più dimenticata, è la soluzione!
 

Una vecchia edizione di "Hobbiton", festival toalkieniano

 E così è iniziato un lungo scambio di idee, schizzi, campioni di stoffa a distanza, che hanno portato alla versione definitiva:

-colore viola di un tono più scuro del mio, per differenziarci un po’
-pantaloni viola
-giacca di tessuto simil broccato avorio, con evidenti maniche a petalo uguali agli abiti elfici, foderate di viola
-camicia bianca con polsino di taglio elfico, rifinite con orlo viola
-fascia-cintura a tema
-chiusure e fibbie a tema (lunga ricerca sul web, sono costate!)
-versione più “sobria” delle calzature elfiche.



Ecco qua!
Temevo la rivolta dei parenti amanti del classico, ma invece hanno gradito alla grande!


Abito da sposo elfico
Gli accessori, li ha scelti Mattia secondo il significato che hanno per lui e non secondo ciò che fa fashion. Su tutti, spicca un meraviglioso borsello  bianco con decoro celtico: utilissimo per riporre le piccole scorte di cibo che Matti non si fa mai  mancare!

Le manine di Daniela non hanno contribuito solo allo sposo.
Anche io-la-sposa avevo esigenza di “elficizzare” il mio vestito, e contemporaneamente trovare qualcosa che mi proteggesse dal possibile frescolino settembrino-montano.
Les voilà mademoiselles! Perché non richiamare le maniche a petalo, lo scollo tipico degli abiti del popolo degli elfi de “Il signore degli anelli” e creare un giacchino avorio, di raso foderato di fine lana a motivi fogliosi, che fa tanto elfo ed è pure tanto elegante? Daniela dovrebbe raccontare che parto è stato questo giacchino, che ha richiesto due versioni prima di arrivare a quella definitiva.
Devo dire, è davvero servito al suo scopo! Bello, e caldo.


E ora ditelo: avete mai visto niente del genere in una cerimonia civile in Italia? ;)

mercoledì 13 marzo 2013

Inviti e le partecipazioni... con fantasia! ^_^

Eccoci dunque alla prossima tappa del nostro percorso:

gli inviti e partecipazioni!

Se uno va a leggersi il galateo di come queste dovrebbero essere, dire che rischia di deprimersi, è poco. Una noia mortale.
Io dico: l'essere umano è dotato di fantasia, la creazione ci avvicina al divino, le norme sociali sono sempre state modificabili. Diamine, osiamo! I tempi sono maturi, nessuno e dico nessuno che non sia una mummia si offenderà per un pò di colore o un pò di pepe!

 
 
Se poi non vi vengono idee, scriveteci che ve ne vendiamo qualcuna noi! ;)
 

Poi, per carità, se a uno piace, può sempre ordinare le proprie partecipazioni classiche, che devono essere: rigorosamenteincartoncinoavorioevitandolinchiostronerodiTOTcentimetridialtezzaeTOTdilarghezza e..
(respiro)...devonocontenereinomideigenitoriglisposilachiesaECCECCECC.spendendopuredeibeisoldoni
.
.
.
che palle.




Dunque, per creare i propri inviti, si può veramente essere low cost! Facendo tutto da sè.

E' chiaro che per fare degli inviti, biogna prima di tutto aver scelto LA DATA e L'ORA delle nozze.. bisognerà pur scrivercela sopra....
...e magari avere anche un'idea di quante persone invitare = quanti inviti produrre + numero partecipazioni + scorta (servirà, vedrete).

La data prescelta è: 22 Settembre 2012. Periodo non troppo caldo, non troppo freddo. Giorno di equinozio d'autunno, fantastico sposarsi il primo giorno d'autunno per un matrimonio con il tema come il nostro. E pure la luna crescente, non era male... ;)

L'orario: tarda mattinata ma non troppo + pranzo. Pressochè tutti gli invitati dovevano farsi almeno 2 ore di macchina per raggiungere il luogo in cui ci saremo sposati. Qualcuno anche di più! Sposarsi nel pomeriggio, facendo poi cena, avrebbe significato costringere i nostri ospiti a tirare davvero tardi. Nonchè.... nel frattempo abbiamo messo in cantiere la nostra bimba, e io incinta non arrivavo a sera!
Immagine da mammeimperfette.com

Per rendersi conto di come potrebbero essere i vostri biglietti, consiglio di fare uno schizzo, una piccola progettazione del vostro invito. Ci sono infinite possibilità, forme, colori ecc. e partire da un'idea sufficientemente chiara consente di comprare materiale mirato evitando il più possibile gli sprechi!

I nostri inviti avrebbero avuto colori che richiamavano il bosco e il tema viola.
Facendoli a mano uno a uno, si attribuisce una sorta di valore aggiunto, e abbiamo visto che gli invitati hanno gradito.

Abbiamo quindi comprato:
 -dei fogli di cartoncino beige, leggermente rigato, per "la copertina".
-Del meraviglioso cartoncino lilla leggermente marmorizzato, per il corpo interno dell'invito.
-Un pò di cartoncino verde per una foglia d'edera che desideravo ritagliare, ma abbiamo poi deciso di sostituire il cartoncino con una foglia di edera vera: questa funziona come punto di apertura/chiusura del biglietto.
-Il fantastico nastro biadesivo della pritt, che è a spessore zero. Per aprire/chiudere il biglietto, e per fissare l'edera.
-Del nastrino lilla, per tenere il dentro del biglietto assieme alla copertina, e per dare un tocco di eleganza.

Abbiamo tagliato il cartoncino in modo da massimizzare il suo utilizzo: zero scarti. Zero spreco.
Una volta stabilito le dimensioni, ci siamo procurati delle buste viola per contenerli.

Ho creato uno stencil con dei funghi, che assieme a un pezzo della spugnetta per i piatti e della pittura acrilica lilla, avrebbero servito la causa della decorazione di "facciata".
L'operazione si è rivelata più faticosa del previsto, e praticamente tutti i biglietti sono poi stati corretti a pennello! Ci siamo dovuti dotare di IMMENSA pazienza! Facendo veri e propri turni.."questi 20 li fai tu, questi invece li fo io...".
Anche perchè, oltre agli inviti, abbiamo fatto così anche le partecipazioni.

Per il retro delle buste, ho creato un disegno con due personaggini-fungo dei miei, e ne ho fatto fare un timbro. Così, ogni busta aveva i suoi funghetti innamorati sul retro! E il medesimo disegno, sarebbe poi servito per le bomboniere, per le presentazioni dei menù e per i bigliettini dei confetti. Lì, però, a colori!

Ecco il risultato del "fronte"!



Inviti creativi fai da te
 
Per il "dentro" invece, il lavoro consiste nel decidere cosa scrivere (e come). Ovvio che in un matrimonio come il nostro, limitarsi ai classici nomi degli sposi, luogo della cerimonia ecc, sarebbe stato un pò.... banale!
 
Ecco allora che abbiamo deciso di creare una filastrocca! Era l'idea perfetta, per poter anche fornire agli invitati alcune informazioni che li preparassero al tipo di matrimonio a cui avrebbero partecipato! Tra cui, il tema elfico e il pranzo vegetariano (che diventa così "pranzo elfico").
 
Inviti matrimonio fai da te con filastrocca






Ehi! Ma ricordano i colori del blog! Ma va!? Ah ecco dove avevo già visto questi colori!
E richiamano anche le decorazioni della sala..ma ancora non lo sapete.

Anche dentro abbiamo inserito i funghetti che creo, come disegnino: un fungo-lui vicino al nome di Matti, un fungo-lei vicino al mio.
Il tutto è stato quindi fermato dal nastrino.

Per chi non ha voglia di ingrandire la foto, la filastrocca fa così:

"Dame e cavalieri, mistici e giullari,
bardi e musichieri, nobili o volgari!
Portiamo la novella di una celebrazione:
gli elfi, da una stella, svelan la loro unione.

Nell'elfica dimora si svolgerà il banchetto,
nessun mortal finora, è giunto al lor cospetto.
Le magiche pietanze saran vegetariane
vi riempiran le panze, più bone ancor del pane.

Che a tema si travesta, l'ospite pazzerello!
Venire a questa festa, allor sarà più bello.
E se le vostre arti qui condividerete,
potete stare certi, che vi divertirete!"

Abbiamo deciso di farli senza adottare il solito sistema del secondo cartoncino che va solo agli invitati che fa "dopo la cerimonia gli sposi sono lieti di ricevere blablabla...", così si risparmia carta e l'ambiente ringrazia.
Per i semplici annunci (partecipazioni) infatti, è bastato ridurre la filastrocca e stampare tutto in un cartoncino di taglia dimezzata (ovviamente senza indicare il ristorante), da incollare col biadesivo dentro la copertina marroncina (e non serve il nastrino).

DRITTA 1: accertatevi di scegliere cartoncini di spessore tollerato dalla vostra stampante!

DRITTA 2: per essere maggiormente low cost, consegnate a mano tutti gli inviti che potete!

Che ve ne pare? La filastrocca in particolare, è piaciuta assai!

Se vi va, condividete con noi i vostri inviti home made!



martedì 12 marzo 2013

A ciascuna il suo bouquet!

"Fenomeni modesti che si generano su piccola scala, come il battito d'ali di una farfalla, possono indurre trasformazioni di immensa portata e notevole intensità su larga scala, come lo sviluppo di un tornado. Turbolenze microscopiche, infatti, possono determinare mutamenti macroscopici, mentre semplici eventi dinamici circoscritti possono originare processi straordinariamente complessi e imponenti. "
Edward Norton Lorenz



Se avessi seguito l'ordine temporale delle nostre preparazioni, il capitolo dopo le fedi doveva riguardare inviti e partecipazioni. Ma siccome mi è venuta gola, lascerò l'argomento inviti alla prossima volta, e vi propongo il mio alternativissimo "buchè"! Olè!

Il bouquet..

quanto mi ha fatto pensare e lavorare, il mio bouquet.

Sono partita da un principio chiaro: niente fiori recisi al nostro matrimonio. Poi sono tornata parzialmente indietro, permettendo al bouquet "da lancio" di essere di rose e fiori assemblati con maestria dalla mamma mia.

No fiori recisi, perchè pensavo che un elfo non reciderebbe volentieri i fiori del suo bosco. Ma soprattutto per un ricordo che ho da bambina: dopo il matrimonio, una cugina di mio padre ha messo a seccare il suo bouquet di fiori. E io guardavo questo fragile mazzolino mummificato che un tempo era fresco e colorato con un velo di tristezza. E pensavo "il mio bouquet non si seccherà così".

Beh, così è stato, ma io ancora non sapevo cosa mi sarebbe saltato in mente.

Con Matti ho pensato a lungo.
Cosa potrebbe sostenere un elfo dei boschi per il suo matrimonio?
La mia prima idea, è stata una staffa, o uno scettro. Ma nessuno dei disegni che buttavo giù mi convinceva, e poi proabilmente sarebbe stato scomodo. Poggialo qui, poggialo lì, in Comune chi me lo tiene, portatelo appresso quando fai le foto....

Allora ho poi pensato a un bouquet di funghi. Carino questo, no? Adoro l'abbinamento verde e marrone... magari lo tengo buono per un nostro anniversario futuro!

Non era però ciò che avevo in mente, e non è nemmeno semplice creare con le mie mani funghi ad hoc per dare un effetto omogeneo. E poi, vedrete quando parlerò delle decorazioni della sala, di funghi ne stavo creando già abbastanza da averne la nausea! Anche se.... oggi lo proverei a fare! Magari, se mi fate un'offerta, ne creo uno per voi! ;)

Sarebbe bello dire che a quel punto di impasse mentale, una delicata farfalla si è posata sul mio nasino fornendomi così l'idea finale.
Non è andata così. Bensì facevo brainstorming pensando che un elfo dei boschi poteva esser in grado di dialogare con le creature della natura. Ed è così che ho avuto la folgorazione.
Come una fata, che arriva sostenendo nelle mani delle farfalle pronte a volare via in qualsiasi momento!

SIIII!! VOLEVO UN BOUQUET DI FARFALLE!

"E poi, Laura insomma, sei una cosplay di Arwen! Arwen del Signore degli Anelli! Lo stesso "Signore degli Anelli" che ha ispirato il tema del tuo matrimono. Come è possibile che non ti sia già venuto in mente che Arwen ha praticamente tutto a forma di farfalla? Quella bella spilla che hai anche tu, quella bella corona che hai anche tu...." eh, oh, 'nattimo, ci arrivo anche io si!

Dunque, ho sbirciato in internet per vedere se altri avevano avuto l'idea medesima. E la risposta è si!
E di uno di essi, mi sono particolarmente innamorata.
Ve lo linko qui sotto:

http://www.bridecraft.com/butterfly-bouquet.html

Questo bouquet qui proposto ha la forma che volevo io. A cascata, dinamico, con farfalle che sembrano vere.

Dal dire al fare.....

Si perchè trovare farfalle finte non è affatto facile!
La rete è stata un'alleata preziosa, ancora una volta. Ma non ho trovato farfalle belle come quelle che ha usato la ragazza per confezionare il suo.
Ho dovuto accontentarmi.

Se anche voi volete un bouquet come questo, vi do due dritte su come è possibile farselo qui in Italia.

Prima cosa che vi serve: infinita pazienza. Richiede molto tempo, pensare che l'ho ultimato il giorno prima della cerimonia (rivestendo di nastro avorio il sostegno, occhio alle dita con la colla a caldo, o anche lo strato superficiale della vostra pelle resterà indelebilmente parte del bouquet)!!

Le farfalle, le dovete scegliere come piacciono a voi.
Personalmente, non volevo farlo monocromatico, ma dare l'idea che tipi di farfalle diverse mi fossero volate in mano. Naturalmente, rispettando il colore del tema! Ho preso vari tipi di viola, dallo scuro al chiaro, più qualcuna di bianco perlato, e anche qualcuna verde, per spezzare un pò e richiamare le bacche (trovate dai negozi 99cent). Soprattutto, sono di taglie diverse.

Non è proprio low cost, secondo me la spesa totale è simile a quella per un bouquet di fiori confezionato in fioreria, anche se non sono sicura di quanto possa costare. Ci si guadagna in originalità e soddisfazione per il tuo fai da te, sicuramente apprezzato da tutti.

Le istruzioni del link che vi ho citato vanno benissimo, sempre che abbiate dimestichezza con l'inglese.
A parte il fatto che qui è impossibile trovare quei "pick" verdi che usa lei, nemmeno online.
Ma forse non servono nemmeno!

Infatti, il corpo delle mie farfalle era di polistirolo.
Quindi non ho fatto altro che prendere il filo da fiori (lo trovate nei negozi di fai-da-te), io l'ho preso nella versione color metallo, puntando al fatto che il mio bouquet sarebbe stato fitto abbastanza da coprirlo.

Poi con un piccolo tronchesino ho accorciato il filo della lunghezza desiderata, e piegato a 90 gradi le estremità, che poi ho spudoratamente infilzato nel polistirolo del corpo, fermandole definitivamente con un punto di COLLA A CALDO (gran protagonista delle mie decorazioni).

Una volta preparato "gli spiedini di farfalle", componete il tutto iniziando da quelle più grandi, che inserirete nel vostro sostegno debitamente circondato di pelo finto. Zac zac zac, infilatecele tutte, riempite bene i buchini, state attente a non metterle tutte nella stessa posizione...
Infilateci anche le bacche lateralmente...

Il risultato, è questo:

Bouquet alternativo: farfalle!

Il sostegno del bouquet, serve del tipo con la "schiuma secca", mentre qui da noi trovavo solo quello con la spugna verde bagnabile per i fiori veri. Pochi euro su ebay, e ho risolto trovandone uno preciso a quello del sito, approfittando anche per ordinare una giarrettiera lilla e quel micro boa di pelo finto che è davvero utile per riempire i vuoti! Non fatene a meno!


 
 
Cercate di dare una forma semisferica al corpo del bouquet, da cui poi farete scendere la cascata di farfalle!
 
Potrebbe tornare utile, lasciar da parte qualche farfalla delle più piccole per inserirle nell'acconciatura! O chi vuole, anche nel taschino dello sposo.
 
Che ve ne pare? Leggerissimo, d'effetto, e conservabile a lungo! Ora riposa infilato in un vaso, in bella mostra dentro una vetrina della nostra libreria!
 
Perchè nei commenti non lasciate le idee per i vostri bouquet alternativi? ^_^

 


"Il segreto è non correre dietro alle farfalle. È curare il giardino perché esse vengano da te."
Mário Quintana


PS: segreto... farfalla... )O( ....   ;)

Le fedi e il nostro non convenzionale "cuscino"

Ho una gran voglia di raccontarvi tutto.

Le bomboniere, gli inviti, i confetti, l'abito dello sposo, il mio bouquet, le decorazioni della sala, trucco e parrucco, foto, gli ospiti in costume, i segnatavoli, la torta, il menù, le bizzarrie della cerimonia in comune...

....ma no, devo resistere....
Verrà  tutto a tempo debito!

Allora, veniamo al capitolo FEDI.

Si perchè noi due, manco avevamo deciso la data, ma le fedi le volevamo già avere.
Non sto dirvi il motivo di ciò, ma fidatevi che c'è.

Vi basti sapere che per un oggetto che ti deve restare al dito per un periodo di tempo indeterminato (il matrimonio non prevede contratti co.co.pro., anche se a qualcuno piacerebbe), va bene il low cost, ma non ci andava assolutamente bene la classica fedina standard.

Come fare? Ecco che internet torna in soccorso.

Siccome io-la-sposa sono un'appassionata di arte celtica, ricordavo di aver visto dei bei siti dove la medesima arte era venduta sotto forma di gioielli. Si, anche di anelli.

Preso Matti-lo-sposo, ficcato davanti il monitor, abbiamo scartato tutte le cose troppo grosse e pacchiane (nonchè costose), e siamo arrivati di comune accordo a questa!

La nostra fede alternativa
 
 
Perfetta. Ispirata alle spirali del sito archeologico di New Grange (andateci, merita!) in Irlanda, sapeva di quel gusto "arcaico e preistorico" che tanto ci piace, lo stesso tipo di gusto che, vedrete, ispirerà anche il nostro viaggio di nozze.
 
In più, le spirali sono simbolo di infinito, ma anche di cicli di vita, e di un mucchio di altre cose che non sto a elencare perchè vi annoierei e potrei riempire un'intera pagina di blog, ma che ci rappresentano benissimo. Semplice simbolo, ma profondo!
 
Bon, si è capito.
Ordiniamo!
 
"Ma... non erano i testimoni a dover fare le fedi?" "Ma perchè scusa, mica è obbligatorio restare su queste tradizioni. E perchè poi, poveri? Solleviamo i testimoni da questo compito ingrato, ci regaleranno ciò che vorranno". "Ma chi sono poi i testimoni? Boh" 
 
Torniamo all'ordine: a parte una piccolissima disavventura, tutto poi è andato perfetto... sapete, non è che siamo soliti ordinare oro via internet. La cosa più costosa che ho ordinato prima di queste fedi, è probabilmente una copertina di vinile autografata originale dai Led Zeppelin, o la prima edizione in copertina rigida del libro "Faeries" di Brian Froud, sempre autografata. AAAAhhhh, essere nerd...
Bei tempi... ora, vacche magre!
 
Piccole accortezze per risparmiare un pò... pagare in dollari, per noi "eurozona" è ancora molto conveniente; scegliere entrambe le fedi nello spessore "da femmina": è appena un pelo più sottile di quella da maschio, ma il risparmio è notevole e da anche meno fastidio al dito; scegliere l'oro giallo.
 
E per le taglie?
-Accertatevi di quale scala adotta il venditore (meglio non fidarsi troppo dei converter online... di tre che ho provato, davano tre risultati diversi).
-Cercate su ebay il misuratore che abbia la medesima scala (a noi è rimasto il nostro con tre scale, se volete ve lo vendiamo!) ;) E' un aggeggio a forma di cono, e costa poco.
-misurate due anelli che avete già infilandoli nel cono. Oppure, compratevi il misuratore ad anelli, che ci ficcate il dito, e vedete quale vi va meglio.
 
 
 
Bene.
A questo punto, nei matrimoni "normali", gli anelli sono tutti adagiati in eleganti piccoli cuscini dotati di pizzo ed eventualmente ricami con le iniziali degli sposi, legati con nastri di raso.
 
In quelli normali.
 
Appunto.
 
Quindi, potevamo noi avere un tradizionale cuscinodipizzoericamidotatodinastridiraso?
 
No. Bon.
 
Nonostante la mia abilità nel cucito sia pari a quella che poteva avere il mio gatto, mi sono messa di buzzo buono e ho confezionato con le mie manine questa deliziosa bambolina che intravvedete qui sotto (mi spiace, ma non ho trovato foto migliori. Prometto che farò una foto e un giorno la metterò per bene).
Si tratta della stilizzazione della "Grande Madre", e anche se erano pochi gli ospiti che lo sapevano, fa parte delle nostre passioni. Poi, Grande Madre = Terra, Madre Terra = ci sta con gli elfi, in qualche modo aveva un senso. Ho anche pensato di farla a forma di fungo, ma poi mi piaceva l'idea di posizionare gli anelli uno per braccio.
Le braccia sono infatti aperte (si vede meglio nella prima foto) e in corrispondenza delle "mani" ho cucito i nastrini di organza verde (bosco) che avrebbero mantenuto gli anelli.
 
Quando troverò una foto che la mostra bene per davanti, magari la descrivo anche meglio.
Vi basti per il momento sapere che il feltro è il materiale principale di cui è fatta (unica cosa che ho comprato), i capelli sono di lana bianca, per il ripieno ho riciclato l' ovatta uscita da un cuscino che il mio cane ha rotto (se si è creativi, mai buttare niente!) e ho usato delle perline che avevo a casa/che ho fatto io con il fimo per cucire in essa i quattro elementi.
Delle chicche di cui nessuno si è accorto, ma fa figo che noi lo sapevamo!
 
La bambola era quantomai adatta a esser trasportata dalla nostra damigellina d'onore, la mia nipotina di 4 anni.
 

 
 
 
Ohi ohi, ma in questa foto qui s'intravvede il mio bouquet!
Mi sa che potrebbe essere un candidato protagonista del prossimo post del blog!
 
Chi ci segue. lo scoprirà presto! ^_^
 
 
 


domenica 10 marzo 2013

Scegliere le location

Quando dicevo "prendersi per tempo", intendevo proprio PER TEMPO.

I preparativi sono iniziati infatti ben un anno prima. Ed è servito tutto.
Ci vuole tempo a fare fluire e sedimentare le idee, verificarle, e poi creare tutto ciò che devi creare in un matrimonio fai da te. Non mi rendevo conto, ma è proprio una mole di roba.

Un anno prima quindi, è arrivato il vestito.
Un anno prima, abbiamo iniziato a sondare il terreno sui "luoghi" adatti a noi.

Per noi non è stato mai messo in dubbio il fatto di sposarci in Comune.
Per altre coppie, è più difficile decidere. Ma a noi, l'idea di promettere solennemente davanti a una divinità di formare una famiglia secondo i valori di una determinata religione, non ci piaceva proprio.
E non era assolutamente un compromesso che potevamo accettare magari per avere il contorno estetico dell'edificio chiesa, no affatto.

Ci sarebbe piaciuto cerimonia e banchetto nel bosco, tipo così...


.... ma i vincoli erano troppi... regolamenti, rischio meteo, ecc.
E vada per il comune.

Invece, il problema era aperto per quanto riguardava la scelta del luogo dove dare il ricevimento eventuale.
Perchè significava già dover fare delle scelte precise.
Intanto: quale tipo di ricevimento vogliamo fare?
Si, perchè noi siamo frichettoni quel tanto che basta, per aver gradito l'idea del pic nic sul prato (salvo problemi meteo di cui sopra). Low cost, lo sarebbe stato di sicuro.



Ma forse poi eravamo strani quel "troppo" che fa chiudere le persone.
E non era questo ciò che volevamo.
I cambiamenti, quelli duraturi, funzionano se proposti per gradi. E volevamo dare il nostro proprio tocco di stile.

Già facevamo qualcosa che probabilmente nessuno degli invitati (invitati: capitolo a parte) ha mai visto prima. Già avremo avuto addosso gli occhi di tutto il paese.
Per aiutare le persone a "osare", qualcosa di tradizionale bisognava mettercelo.

E abbiamo scelto di mantenere il pranzo a più portate.

Bon. Primo passo.

Si ok, ma di che tipo?
Va bene mantenere il pranzo, ma di farlo "classico" proprio non ci andava. Ore e ore di noia a riempirsi come porcelli?
Il ricevimento è un momento importante, che comunica moltissimo sui due sposi. Bisogna considerare che la cerimonia in comune è modificabile molto poco (ma un pò si, ve lo racconteremo a tempo debito, e ne resterete stupiti!), se poi il pranzo è "la solita solfa".... addio ai nostri ideali di matrimonio alternativo.

Oltretuto, con entrambi gli sposi vegetariani, era forse possibile proporre il tradizionale menù di carne o pesce?

Girando i siti e i forum che parlano di matrimonio, la critica principale che viene fatta a chi propone menù vegetariani suona così: "tu inviti degli ospiti e devi accontentarli, non è elegante costringerli a mangiare ciò che mangiano gli sposi".

E' evidente che chi fa questa critica, non conosce affatto la varietà e la potenzialità della cucina vegetariana, probabillmente pensando che si tratti di stare a tavola 4 ore mangiando solo tipi di insalata diversa.
 


Costringere? Accontentare? Ma una critica così suonerebbe bene se proponessimo menù a base di insetti, semmai!
...bleah...

No, noi non sposavamo proprio niente di questa opinione. Anzi.
Un menù diverso ma non strano, altrettanto ricco, potrebbe invece piacevolmente colpire proprio per la sua originalità, ed è una scelta che iniziano a fare anche le coppie non vegetariane. Ne parleremo meglio quando vedrete il menù!
Il problema era trovare chi sapesse il fatto suo in materia di cucina vegetariana.

Il che, ci riporta di nuovo al problema "dove andare".

Certo, il vicino castello Ivano, disponibile per i matrimoni, purchè ti ci porti il catering, farebbe gola:
 
Siamo o no elfi?
Però il "low cost" si va a fare friggere , come gli insetti dello spiedino di cui sopra. Il noleggio di una sala del castello costa da solo più di quello che avremmo speso per l'intero matrimonio, praticamente.
A meno che Matti non fosse disposto a vendersi qualche organo non indispensabile alla vita, o a sottoporsi come cavia di esperimenti in qualche laboratorio di multinazionale, era fuori discussione.

Le ville super rinomate che tanto si usano oggi?
Troppo lusso. Stonerebbe con le nostre personalità. Non c'è bisogno di lusso, per essere eleganti. E poi è poco originale! Lo fanno tutti.

Ci voleva qualcosa di unico nel suo genere, che sapesse di palazzo elfico, e che non fosse pomposo.
Cammina cammina, Cappuccetto Viola s'imbatte in qualcosa che aveva sotto il naso:
 
Eccola! "Villa Rosa" di Roncegno (TN). La foto rende poco l'idea, ma ci sarà occasione di postarne altre...
Bella e affascinante, rimasta come era, dal sapore vissuto che sa di vero, e non di plastica.
Peraltro, pubblicizza sul sito (http://albergovillarosa.myblog.it/) la disponibilità a creare menù di ogni tipo, vegetariani compresi.
Il cuoco anzi, pur esperto in ogni tipo di cucina, era lui stesso vegetariano. Meglio di così?

Non restava che chiedere il prezzo a persona per un menù da matrimonio senza carne e pesce, visto che non ne avevamo nemmeno mezza idea.
E da lì, capire quante persone potevamo permetterci di invitare. (=ragione numero uno per cui vale la pena prendersi per tempo. A seconda degli invitati, ci si regola sul resto: quanti inviti, quante partecipazioni, quante bomboniere, quanti centro tavola, ecc ecc).

Una volta chiacchierato con i disponibilissimi Corrado e Giorgio, visitato la sala (=ragione numero due per cui vale la pena prendersi per tempo. Vista la sala e i tavoli, saprai trovare le idee adatte alla creazione dei tuoi centrotavola e decorazioni varie, ma soprattutto, AVRAI IL TEMPO DI REALIZZARLE!!), fatto ipotesi di menù tutti squisiti, a km zero e biologici, ce ne siamo tornati a casa contenti, non vedendo l'ora di assaggiare il menù di prova... ma più avanti.
Questa meravigliosa villa di fine 800 sarebbe diventata per un giorno il palazzo degli elfi.


Non avevamo nemmeno ancora scelto la data esatta!
Ma nella testa iniziavano a formarsi immagini di come avrebbero potuto essere inviti e decorazioni, confetti e dettagli vari di cui racconteremo poco per volta.

Il bello del matrimonio fai da te, è proprio il processo di creazione.

Il vedere le tue idee prendere vita e forma.

Farti un culo così e vedere le facce della gente soddisfatta.

La sicurezza che il prodotto finale ti rappresenti, un pò come l'opera d'arte rappresenta il suo artista.

Quando avremo finito di raccontarvi il nostro matrimonio, ci direte le vostre impressioni in merito!
O anche prima, se vi va...






sabato 9 marzo 2013

Il concept... il vestito!

Ci si sposa.

Si vabbè, ma mica è scontato! Questi due qui, Laura e Mattia, iniziano la loro storia prima di tutto scornandosi. Si, perchè non è vero niente che all'inizio è tutto semplice, poi le cose peggiorano.
Per loro è stato vero piuttosto il contrario.


E oltretutto, trattasi di due che erano piuttosto convinti che del matrimonio si poteva volentieri fare a meno.
E chi l'avrebbe detto? Gli altri, non so. Loro non "l'avrebbero detto" di certo.

Eppur è successo.
Sorvolando sui mille modi possibili di "fare la proposta", una volta che l'altro ha accettato (sia esso il maschio o la femmina, loro non sono di "quella" tradizione lì..) inizia il panico.

"Come diavolo organizziamo il matrimonio? E quando?"

Ora.. gli ingredienti sono questi:

-due personalità piuttosto bizzarre
-uno dei due in condizioni lavorative precarie, se non assenti del tutto in certi periodi
-lo sposo totalmente allergico a tutto ciò che è "convenzione sociale"
-la sposa che, pur conoscendo le convenzioni sociali, è totalmente allergica a certi matrimoni esagerati e pomposi, oppure troppo classici e noiosi
-entrambi più che allergici a chi ostenta ciò che non ha
-due nerd, e scoprirete presto di cosa...
-due convinti che avere un'etica non sia un optional
-due sposini creativi e vulcanici nelle idee
eccecc

Mischiate tutti questi ingredienti, ed ecco il concept:

UN MATRIMONIO A TEMA BOSCO ED ELFI, fai da te.

Originale opera di Brian Froud


Da dove si comincia?
Un anno prima, Laura la sposa, ha iniziato a far fluire le idee.

Ma se a tema deve essere, anche un colore dominante ci sta proprio. Ecco allora che il VIOLA s'impone d'obbligo.. Viola, colore preferito da entrambi, ricco di significati: omaggio al Glastonbury Goddess Temple; colore dei pantaloni di Mattia il giorno che i due sposandi si sono conosciuti; vera ossessione di Laura; guardacaso, colore presente nei vestiti di mamma di Laura e di una cara zia (si Giovanna, proprio tu!), quando queste si sposarono.

Ora prendo a scrivere in prima persona, perchè in terza è stancante.. (Laura)
Un pò in modo arrogante, ho imposto a Mattia di iniziare dal mio vestito.
L'idea era si di essere originali, ma di salvare qualcosa della tradizione in modo da essere liberi di esagerare, ma in un framework che permettesse di riconoscere cosa stavamo facendo.

Quindi, il vestito della sposa è per tradizione il centro. A partire da quello, avremmo creato tutto il resto.
E io lo volevo come lo volevo. Punto.

Ma non avevo soldi. E allora, stabilisco un budget: non più di 200 euro.
COME SPENDERE POCO PER UN VESTITO MA FARE COMUNQUE UNA PORCA FIGURA? Vi spiego tutto.

Posto che sono una nerd, che adora gli abiti fantasy, medievaleggianti, elfici, che non disdegna di indossarli in ogni occasione possibile, come dimostrano codeste foto...
  


 

...anche se il tema deciso era "bosco e elfi", non potevo certo mettere un abito simile a quelli che già ho nell'armadio. Eh no!
Volevo provare a indossare un abito da sposa vero con la gonna da principessa, lungo e con lo strascico come ho sempre sognato e mai dichiarato (ero contro ai matrimoni, ricordatelo).
E lo volevo molto VIOLA (ma non troppo)!
:)

Importantissimo per ogni sposa è sapere quali abiti donano al proprio tipo di fisico.
Io ho i fianchi larghi e il busto magro, se mi mettete un vestito a sirena ad esempio, sembro un caciocavallo avvolto nella stoffa.

Invece so di stare bene con tutto ciò che è aderente al busto ma si allarga dai fianchi in giù.

E' iniziata la ricerca quindi, su internet, tra mille siti, per confrontare prezzi e modelli.
Non ho nemmeno preso in considerazione gli atelier, con quel budget non mi compro nemmeno una guepiere!
Ebay è un formidabile aiuto: ai venditori, corrispondono i feedback. Nonostante in rete ci sia anche il popolo dei  "mai contenti", che mettono feedback negativi per cavolate, di solito uno si fa un'idea della serietà del venditore.

Io ne ho trovato uno che ti faceva il vestito che volevi, e che ha nel suo paese anche una ditta con proprie collezioni sposa. In Cina.
Qui ciascuno potrà dire ciò che vuole. Abbiamo accettato il compromesso, e promesso di esser più etici nel resto dell'organizzazione. Ma sappiate una cosa interessante: pare che ci siano negozi che ordinano gli abiti ai medesimi venditori china, ma poi li rivendono qui a prezzi da ricchi. E noi i soldi preferivamo metterli in altro!
Parlo al plurale, perchè ho deciso che non mi piace la tradizione che vuole che lo sposo non veda l'abito di lei prima del fatidico giorno: siamo una coppia anomala, che collabora in tutto! Matti dava sempre il suo parere sugli abiti che trovavo interessanti, anche se la scelta finale la lasciava giustamente a me.

Tornando al vestito su ebay, vedendo foto dei reali abiti prodotti da questo venditore, mi son convinta che potevano esser di buona qualità. E così per ore ho spulciato modelli in cerca di quello perfetto.
Ero indecisa tra un paio, ma poi....

....ne ho trovato uno simile a quelli che disegnavo tra me e me, e me l'avrebbero fatto viola come volevo, con la chiusura a lacci incrociati dietro (scelta furba: permette di aggiustarlo in caso di perdita o aumento di taglie e nemmeno io sapevo QUANTO mi sarebbe stato utile, in più mi piaceva tanto perchè era in qualche modo un richiamo più elegante degli abiti fantasy che già indosso!), bustino e gonna ampia, con strascico.

Presunta data a settembre, non ancora decisa..il bustino può esser freschino qui che siamo in  mezzo ai monti, ma a questo ci penserò più in là, con qualcosa che richiami più il mondo degli elfi. E magari dando lavoro a qualche italiano, visto che il vestito ho deciso di importarlo! Un pò e un pò, per non scontentare nessuno..

Mi son trovata benissimo. Ho parlato quotidianamente via email per più di un mese sempre con la medesima interlocutrice cinese, seria, precisa, che scriveva un buon inglese (a tratti un pò strano ma chissà cosa avrà pensato lei del mio), e che capiva al volo ogni mia richiesta, in primis il colore: "viola, ma non troppo scuro che fa troppo gotico, ma non troppo chiaro che fa sbiadito, non troppo che da sul blu, non troppo che da sul rosa". Gliel'ho esplicitato, perchè mai fidarsi dei propri schermi PC e delle cartelle colori dei siti. Potrebbero essere fuorvianti.
Lei avrà pensato: "questa italiana essele glande lottula di coglioXX". Ma in realtà mi dice: "ok, I got your idea". E ce l'aveva davvero! Ha scelto il colore perfetto..e quando è arrivato, pareva mi fosse cucito addosso! (Si, era da stirare)



 



L'abito è in raso, c'ha anche del bianco avorio che "fa un pò tradizione", con dei ricamini bianchi che contrastano e un pò di merletto (se mi risposassi, farei un abito in merletto).
Era meraviglioso, il corpetto molto curato, solo la gonna necessitava di un microscopico punto che mia madre ha dato in 5 minuti.

L'altro lato:


Abito da sposa lilla
Ho avuto lunghi dubbi sugli accessori.

Ma non sulle scarpe! Le avevo in mente ancor prima di scegliere il vestito. Eccole..
Raso e merletto avorio, un pò vintage, tacco a rocchetto che sa di "vittoriano", non alto perchè non ne ho bisogno, e perchè una sposa deve essere anche comoda (la giornata è lunga)..

Grazie a "light in the box"!
Non restava che trovare un nastro dello stesso colore viola del vestito per completare l'opera.


Abito + scarpine + spese di spedizione e sdoganamento: obiettivo budget rispettato!

Prossima puntata... le locations?



L'inizio di tutto

Ciaooooo mondo di futuri sposini e/o appassionati di matrimoni e/o semplici curiosi!
Siamo Laura e Mattia, una coppia di neosposi che hanno messo in piedi un matrimonio alternativo e vogliono raccontare cosa hanno creato!
 
Qui troverete un connubio di originalità, low cost, etica.. ma siamo riusciti a mandare gli ospiti a casa felici... tra i parenti, siamo diventati una leggenda. ;)
 
-Siete stanchi dei soliti matrimoni classici noiosissimi che visti uno visti tutti?
 
-Siete una coppia con budget ridotto, per giunta, magari con lavoro precario, e non ci state proprio a indebitarvi per un giorno -per quanto possiate valutarlo "importante"- della vostra vita?
 
-State maturando la convinzione che il matrimonio debba seguire la personalità degli sposi e non adeguarsi a tradizioni di cui non si ricorda nemmeno l'origine, ma allo stesso tempo non volete proprio far piangere i vostri genitori?
 
-Vorreste osare ma non avete il coraggio?
 
-Siete anche stufi degli sprechi che di solito fanno parte degli effetti collaterali del matrimonio classico?
 
Beh, se avete risposto "SI" a qualcuna o tutte queste domande, questo è il blog che fa per voi!
Non vi resta che restare sintonizzati per ricevere gli aggiornamenti, che arriveranno, anche se con la dovuta calma: Laura e Mattia sono infatti appena diventati mamma e papà! :)
 
Vi raccontiamo COME ABBIAMO FATTO!
 
Laura e Mattia