domenica 10 marzo 2013

Scegliere le location

Quando dicevo "prendersi per tempo", intendevo proprio PER TEMPO.

I preparativi sono iniziati infatti ben un anno prima. Ed è servito tutto.
Ci vuole tempo a fare fluire e sedimentare le idee, verificarle, e poi creare tutto ciò che devi creare in un matrimonio fai da te. Non mi rendevo conto, ma è proprio una mole di roba.

Un anno prima quindi, è arrivato il vestito.
Un anno prima, abbiamo iniziato a sondare il terreno sui "luoghi" adatti a noi.

Per noi non è stato mai messo in dubbio il fatto di sposarci in Comune.
Per altre coppie, è più difficile decidere. Ma a noi, l'idea di promettere solennemente davanti a una divinità di formare una famiglia secondo i valori di una determinata religione, non ci piaceva proprio.
E non era assolutamente un compromesso che potevamo accettare magari per avere il contorno estetico dell'edificio chiesa, no affatto.

Ci sarebbe piaciuto cerimonia e banchetto nel bosco, tipo così...


.... ma i vincoli erano troppi... regolamenti, rischio meteo, ecc.
E vada per il comune.

Invece, il problema era aperto per quanto riguardava la scelta del luogo dove dare il ricevimento eventuale.
Perchè significava già dover fare delle scelte precise.
Intanto: quale tipo di ricevimento vogliamo fare?
Si, perchè noi siamo frichettoni quel tanto che basta, per aver gradito l'idea del pic nic sul prato (salvo problemi meteo di cui sopra). Low cost, lo sarebbe stato di sicuro.



Ma forse poi eravamo strani quel "troppo" che fa chiudere le persone.
E non era questo ciò che volevamo.
I cambiamenti, quelli duraturi, funzionano se proposti per gradi. E volevamo dare il nostro proprio tocco di stile.

Già facevamo qualcosa che probabilmente nessuno degli invitati (invitati: capitolo a parte) ha mai visto prima. Già avremo avuto addosso gli occhi di tutto il paese.
Per aiutare le persone a "osare", qualcosa di tradizionale bisognava mettercelo.

E abbiamo scelto di mantenere il pranzo a più portate.

Bon. Primo passo.

Si ok, ma di che tipo?
Va bene mantenere il pranzo, ma di farlo "classico" proprio non ci andava. Ore e ore di noia a riempirsi come porcelli?
Il ricevimento è un momento importante, che comunica moltissimo sui due sposi. Bisogna considerare che la cerimonia in comune è modificabile molto poco (ma un pò si, ve lo racconteremo a tempo debito, e ne resterete stupiti!), se poi il pranzo è "la solita solfa".... addio ai nostri ideali di matrimonio alternativo.

Oltretuto, con entrambi gli sposi vegetariani, era forse possibile proporre il tradizionale menù di carne o pesce?

Girando i siti e i forum che parlano di matrimonio, la critica principale che viene fatta a chi propone menù vegetariani suona così: "tu inviti degli ospiti e devi accontentarli, non è elegante costringerli a mangiare ciò che mangiano gli sposi".

E' evidente che chi fa questa critica, non conosce affatto la varietà e la potenzialità della cucina vegetariana, probabillmente pensando che si tratti di stare a tavola 4 ore mangiando solo tipi di insalata diversa.
 


Costringere? Accontentare? Ma una critica così suonerebbe bene se proponessimo menù a base di insetti, semmai!
...bleah...

No, noi non sposavamo proprio niente di questa opinione. Anzi.
Un menù diverso ma non strano, altrettanto ricco, potrebbe invece piacevolmente colpire proprio per la sua originalità, ed è una scelta che iniziano a fare anche le coppie non vegetariane. Ne parleremo meglio quando vedrete il menù!
Il problema era trovare chi sapesse il fatto suo in materia di cucina vegetariana.

Il che, ci riporta di nuovo al problema "dove andare".

Certo, il vicino castello Ivano, disponibile per i matrimoni, purchè ti ci porti il catering, farebbe gola:
 
Siamo o no elfi?
Però il "low cost" si va a fare friggere , come gli insetti dello spiedino di cui sopra. Il noleggio di una sala del castello costa da solo più di quello che avremmo speso per l'intero matrimonio, praticamente.
A meno che Matti non fosse disposto a vendersi qualche organo non indispensabile alla vita, o a sottoporsi come cavia di esperimenti in qualche laboratorio di multinazionale, era fuori discussione.

Le ville super rinomate che tanto si usano oggi?
Troppo lusso. Stonerebbe con le nostre personalità. Non c'è bisogno di lusso, per essere eleganti. E poi è poco originale! Lo fanno tutti.

Ci voleva qualcosa di unico nel suo genere, che sapesse di palazzo elfico, e che non fosse pomposo.
Cammina cammina, Cappuccetto Viola s'imbatte in qualcosa che aveva sotto il naso:
 
Eccola! "Villa Rosa" di Roncegno (TN). La foto rende poco l'idea, ma ci sarà occasione di postarne altre...
Bella e affascinante, rimasta come era, dal sapore vissuto che sa di vero, e non di plastica.
Peraltro, pubblicizza sul sito (http://albergovillarosa.myblog.it/) la disponibilità a creare menù di ogni tipo, vegetariani compresi.
Il cuoco anzi, pur esperto in ogni tipo di cucina, era lui stesso vegetariano. Meglio di così?

Non restava che chiedere il prezzo a persona per un menù da matrimonio senza carne e pesce, visto che non ne avevamo nemmeno mezza idea.
E da lì, capire quante persone potevamo permetterci di invitare. (=ragione numero uno per cui vale la pena prendersi per tempo. A seconda degli invitati, ci si regola sul resto: quanti inviti, quante partecipazioni, quante bomboniere, quanti centro tavola, ecc ecc).

Una volta chiacchierato con i disponibilissimi Corrado e Giorgio, visitato la sala (=ragione numero due per cui vale la pena prendersi per tempo. Vista la sala e i tavoli, saprai trovare le idee adatte alla creazione dei tuoi centrotavola e decorazioni varie, ma soprattutto, AVRAI IL TEMPO DI REALIZZARLE!!), fatto ipotesi di menù tutti squisiti, a km zero e biologici, ce ne siamo tornati a casa contenti, non vedendo l'ora di assaggiare il menù di prova... ma più avanti.
Questa meravigliosa villa di fine 800 sarebbe diventata per un giorno il palazzo degli elfi.


Non avevamo nemmeno ancora scelto la data esatta!
Ma nella testa iniziavano a formarsi immagini di come avrebbero potuto essere inviti e decorazioni, confetti e dettagli vari di cui racconteremo poco per volta.

Il bello del matrimonio fai da te, è proprio il processo di creazione.

Il vedere le tue idee prendere vita e forma.

Farti un culo così e vedere le facce della gente soddisfatta.

La sicurezza che il prodotto finale ti rappresenti, un pò come l'opera d'arte rappresenta il suo artista.

Quando avremo finito di raccontarvi il nostro matrimonio, ci direte le vostre impressioni in merito!
O anche prima, se vi va...






2 commenti:

  1. Pur non essendo vegetariana, adoro la cucina vegetariana; ed infatti son rimasta più che soddisfatta, sia per il gusto, che per la varietà e la quantità. Alla fine, ero così sazia che di più non si può! :-D

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  2. Ehm ho dimenticato di firmarmi... Sono Mariangela!

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