martedì 7 maggio 2013

Andare a sposarsi

(AVVISO: questo post non fa ridere, e in effetti, è un pò provocatorio... non me ne vogliate!)


Ecco.

Siamo qui riuniti davanti a un nodo critico.

Come è che andiamo a sposarci?

Fisicamente, logisticamente, intendo!
Questo io avrei potuto farlo!

Solita auto di lusso? MMMM... e che c'azzecca con un matrimonio elfico? Semmai c'azzecca con quelli che per un giorno fingono di essere ricchi.


Auto d'epoca? Piuttosto! Almeno è carino! Ma noleggiarla costa, forse è un costo superfluo per un matrimonio a budget ridotto.

Carro trainato? WOW! Sarebbe bellissimo, ma oltre ai problemi di cui sopra, mi dispiace per i cavalli. Forse dovremmo andarci a cavallo nel senso di cavalcare noi, in fondo siamo elfi.

Si vabbè, comodo, coi nostri vestiti. Non so. E se ci andassimo a piedi?

In effetti si, ma se piove, la strada è troppa, e poi c'è il fatto che dobbiamo andare al ristorante.


E allora pace, usiamo l'auto nostra.

La nostra? Beh... tra tutte, è comunque l'auto di famiglia. Non è particolare, ma è bianca. Con qualche decoro magari...

E poi così possiamo arrivare assieme io e te. CHE SENSO HA farsi accompagnare dai rispettivi genitori, dopo che conviviamo da 4 anni lontani anni luce dalle nostre case di famiglia?

E soprattutto (ATTENZIONE: IL CONTENUTO CHE SEGUE CONTIENE UN TONO POLEMICO, evitino le persone sensibili) ABOLIAMO QUELL'ORRENDA TRADIZIONE CHE VUOLE LA SPOSA ACCOMPAGNATA DAL PADRE, IL QUALE LA CONSEGNA ALLO SPOSO.
Nulla contro il padre mio, per carità.
Ma ogni tanto farebbe bene domandarsi il significato dei gesti "tradizionali" che continuamo a ripetere.
Il MASCHILISMO vergognoso di questo qui, è persino troppo palese. Mi domando come sia possibile che ancora tante spose, nell'era contemporanea, non ci pensino.
Il significato risale ai tempi in cui (non passati di tanto qui in Italia, eh, la riforma del diritto di famiglia è del '75...) la sposa era un "bene". Una cosa. Un oggetto, una MERA proprietà.
"Chiedere la mano al padre della sposa" si inserisce nel medesimo quadretto.

Per cui il padre, attuale proprietario della figlia, accompagna e consegna il suo "bene" nelle mani del nuovo proprietario, il marito.
Punto.
No niente scuse, questo è il significato, papale papale, senza addolcimenti romantici che io, onestamente, non sono mai MAI stata in grado di scorgere. E non sempre le cose "di una volta" sono le più belle.

La volontà della sposa in questo gesto è opzionale.
Tracce di questa tradizione, a conferma, si hanno nel cognome.
Nasci, e hai il solo cognome paterno. Ti sposi, e acquisisci quello del marito. Uau. che culo.

Ma diavolo, potrò mai avere un nome che non significhi che sono proprietà di ("assegnata a") qualcuno??? Esistere per me stessa, no eh?

Nel nostro paese, il fatto culturale che l'uomo si senta proprietario della compagna/moglie, è tristemente ormai noto, visto il numero vergognoso di femminicidi che accompagnano quasi quotidianamente i notiziari tv.

Allora, se io mi sposo questo individuo maschio qui, è perchè l'ho scelto io, di mia sponte, non ho chiesto pareri di nessuno, tantomeno permessi, ci convivo da anni, e ci vengo assieme a lui, in Comune.

Ecco orsù la scelta di venire assieme, da adulti, con piena capacità di agire, a parità di livello,  non accompagnati da nessuno e soprattutto senza finti ritardi perchè "la sposa s'ha da farsi aspettare"!

Diciamo che ogni tanto, occorre qualche piccola rivoluzione! E i cambiamenti, cominciano sempre con rivisitazioni critiche, soprattutto delle piccole cose.

----FINE CONTENUTO POLEMICO---

Ok, allora s'arriva assieme, con la nostra auto!

Ebay soccorre una volta di più!
Abbiamo preso uno stock di coccarde, avorio e lilla, più del tulle in cartoleria, più nastri e fiori finti da un negozio "99cent".

E io, Mattia e mamma abbiamo "infiocchettato" l'auto per benino! (il davanti non si vede bene, ma assicuro che era caruccio)

Meglio che guidi Matti, che col vestito che ho, è già tanto se ci entro, in auto!
E devo dire che è stato bellissimo, emozionante.
Ci guardavamo complici, un pò nervosi come è naturale che sia, ma tutto stava prendendo una piega naturale, un evolversi della nostra relazione io, lui, e la nostra bimba nella mia pancia (che ancora non sapevamo fosse una bimba!).

Ecco, questa è la nostra concezione di romanticismo. Semplice, ma vera.
 

2 commenti:

  1. Assolutamente d'accordo su ogni parte del "contenuto polemico"; solo un piccolissima correzione: il cognome del marito, fortunatamente, con la riforma del 1975 non viene più acquisito dalla moglie, che si tiene il proprio - almeno il diritto di mantenere il nostro cognome, ce lo abbiamo... ;-) Per il resto, i diritti sulla carta li abbiamo tutti o quasi, ma di fatto moltissimi sono ancora ben lungi dal venir veramente applicati...

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  2. OPS ho dimenticato di firmarmi! Sono Mariangela

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